Prima conversazione
Ci parliamo senza impegno. Capisci se l'approccio ti convince e io capisco se posso aiutarti. Niente vendita forzata — solo un dialogo onesto.
Lavoro con persone che sentono di poter fare meglio nelle relazioni, nel lavoro e con se stesse. Non servono formule magiche — serve imparare a riconoscere cosa succede dentro di noi.
Ho iniziato questo percorso perché vedevo tante persone brillanti bloccarsi per motivi che non c'entravano con le competenze. C'entrava tutto con le emozioni non gestite.
Scopri come lavoriamo
Quando parliamo di emozioni, parliamo di cose concrete. Quella riunione che va storta perché qualcuno si sente attaccato. Quel progetto che si blocca perché nessuno dice cosa pensa davvero.
Le emozioni guidano le decisioni molto più di quanto vogliamo ammettere. Imparare a riconoscerle significa smettere di subirle.
Non mi interessano i corsi dove tutti annuiscono e poi tornano a fare come prima. Qui si lavora su situazioni vere, con esercizi che ti fanno riflettere.
Alcune persone arrivano scettiche. Ma quando iniziano a vedere risultati — nella comunicazione, nelle decisioni, nelle relazioni — tutto diventa più chiaro.
L'intelligenza emotiva non è solo per la vita personale. Anzi. I team che sanno gestire le emozioni lavorano meglio, risolvono i conflitti prima e creano ambienti più sani.
Ho visto aziende cambiare completamente dinamica dopo aver fatto questo lavoro. Non è magia — è consapevolezza.
Non esiste un percorso uguale per tutti. C'è chi parte dalle relazioni, chi dalla gestione dello stress, chi dalla leadership.
L'importante è iniziare da dove sei ora e costruire da lì. Senza giudizi, senza aspettative irrealistiche.
Non lavoriamo con programmi rigidi. Ogni percorso parte da una valutazione iniziale per capire dove sei e dove vuoi arrivare. Poi costruiamo insieme il metodo più adatto.
Il primo passo è sempre capire cosa provi. Sembra banale, ma moltissime persone non sanno dare un nome alle loro emozioni. Qui impari a riconoscerle in tempo reale.
Sentire un'emozione è una cosa. Reagire in modo automatico è un'altra. Ti insegno tecniche pratiche per scegliere come rispondere invece di essere trascinato dalle emozioni.
Capire le emozioni degli altri non significa indovinare. Significa ascoltare davvero, fare domande giuste e creare spazio per dialoghi autentici.
Dire cosa pensi senza creare conflitti. Ascoltare senza difenderti. Queste cose si possono imparare — e cambiano completamente il modo in cui ti relazioni con gli altri.
La vita ti butta addosso situazioni difficili. L'intelligenza emotiva ti aiuta a recuperare più velocemente, a non rimanere bloccato e a trasformare gli ostacoli in opportunità di crescita.
Se guidi un team, le tue emozioni influenzano tutti. Imparare a gestirle bene significa creare ambienti di lavoro più sani e produttivi.
All'inizio pensavo fosse l'ennesimo corso motivazionale. Invece ho imparato cose concrete che uso ogni giorno. Ora capisco meglio cosa mi succede e so come reagire senza farmi travolgere.
Il mio team era un disastro di tensioni non dette. Dopo il percorso, abbiamo iniziato a parlare davvero. Non siamo diventati tutti amici, ma lavoriamo meglio e con meno stress.
Non ci sono formule fisse. Ma in genere il lavoro si sviluppa così, adattandosi alle tue esigenze e al tuo ritmo.
Ci parliamo senza impegno. Capisci se l'approccio ti convince e io capisco se posso aiutarti. Niente vendita forzata — solo un dialogo onesto.
Se decidiamo di lavorare insieme, facciamo una valutazione delle tue competenze emotive attuali. Non è un test da superare — è un punto di partenza.
Definiamo obiettivi realistici e creiamo un piano su misura. Alcune persone preferiscono sessioni individuali, altre lavorano meglio in gruppo.
Iniziamo con esercizi, casi reali e riflessioni guidate. Non è terapia — è allenamento. Come in palestra, ma per le emozioni.
Tra una sessione e l'altra, applichi quello che impari. Poi ne parliamo: cosa ha funzionato, cosa no, come migliorare.
Verso la fine del percorso, rivediamo tutto e costruiamo strategie per mantenere i risultati nel tempo. L'obiettivo è che tu sia autonomo.
Non ti chiedo di impegnarti subito. Parliamo prima. Ti spiego come lavoro, tu mi dici cosa cerchi. Se ha senso, costruiamo qualcosa insieme. Altrimenti ti do un feedback onesto e magari qualche consiglio utile.